LICENZIAMENTI E PICCOLE IMPRESE: BASTA AI RISARCIMENTI "AL RIBASSO"
- pablobottega
- 24 lug
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Con la sentenza n. 118/2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il tetto massimo di sei mensilità previsto per i risarcimenti nei licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese (con meno di 15 dipendenti), previsto dall’art. 9, comma 1, del D.lgs. 23/2015.
La Corte ha riconosciuto che questa limitazione viola i principi di uguaglianza, dignità del lavoratore, e il diritto a un risarcimento congruo, come previsto anche dalla Carta Sociale Europea.
La norma censurata imponeva una tutela “standardizzata” troppo bassa e non adeguata alla gravità dei singoli casi. Un licenziamento senza giusta causa o in violazione di legge – anche gravissimo – poteva costare all’impresa solo tre o sei mensilità.
Secondo la Corte, anche nelle piccole realtà imprenditoriali il risarcimento deve essere personalizzabile e tener conto di fattori come anzianità, dimensioni economiche dell’azienda e circostanze concrete.
Una svolta importante per la tutela del lavoro e un monito al legislatore: la dimensione aziendale non può più giustificare tutele ridotte nei casi di licenziamento illegittimo.




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