LICENZIATO IL LAVORATORE CHE ALLA FESTA AZIENDALE SI UBRIACA E BACIA LA COLLEGA
- pablobottega
- 11 lug
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Con la sentenza n. 150 del 17 marzo 2025, la Corte di Appello di Torino ha ribadito un principio importante in tema di licenziamenti per giusta causa: il comportamento della vittima di molestie non può mai sminuire la gravità della condotta subita.
Il caso riguardava un dipendente licenziato dopo aver abbandonato il posto di lavoro in stato di ebbrezza e, nella stessa occasione, aver baciato con forza sulla bocca una collega, contro la sua volontà, durante una festa aziendale.
Il Tribunale, in primo grado, aveva accolto la domanda del lavoratore, ritenendo inattendibili i testimoni. Ma la Corte d’Appello ha ribaltato tutto, sottolineando che la mancata denuncia immediata da parte della vittima non inficia la veridicità dei fatti.
I giudici hanno chiarito che chi subisce molestie può avere mille ragioni per non reagire subito: timore di non essere creduta, paura di ripercussioni o desiderio di evitare ulteriori problemi.
Ciò non toglie che il comportamento del dipendente resti grave e legittimi il licenziamento immediato.




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