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LO STRESS DA LAVORO - RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVORO

  • Immagine del redattore: pablobottega
    pablobottega
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min

La Cassazione, con l’ordinanza 26923/2025, cambia in modo importante le regole sulla responsabilità del datore di lavoro nei casi di stress da lavoro-correlato.Se un lavoratore subisce un danno grave o muore a causa del superlavoro o di condizioni stressanti, non devono essere lui o i familiari a dimostrare la colpa dell’azienda: è invece il datore di lavoro che deve provare di aver fatto davvero tutto per prevenire il rischio.

Il caso nasce dalla morte di un medico, sottoposto per anni a turni massacranti. La Cassazione ha riconosciuto che elementi come i carichi di lavoro e l’assenza di malattie pregresse erano stati sottovalutati nei giudizi precedenti.

La Corte afferma che la tutela della salute è un dovere costituzionale e che lo stress non dipende solo da episodi isolati, ma dall’intera organizzazione del lavoro: ritmi troppo alti, pressioni continue, mancanza di pause.

Il risarcimento può riguardare anche la sofferenza morale, non solo il danno fisico.

Il messaggio è chiaro:

il datore di  lavoro deve garantire dignità e sicurezza ed  ha l’obbligo di prevenire non solo gli infortuni materiali, ma anche i rischi psicologici.

 La salute del lavoratore non è un costo, ma il fondamento dell’impresa.

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