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SICUREZZA SUL LAVORO: DATORE RESPONSABILE SE NON CONTROLLA I DIPENDENTI

  • Immagine del redattore: pablobottega
    pablobottega
  • 23 set
  • Tempo di lettura: 1 min

La Cassazione, con l’ordinanza n. 21714 del 28 luglio 2025, ha chiarito un punto cruciale in materia di sicurezza sul lavoro: il datore di lavoro risponde degli infortuni subiti dai dipendenti se non vigila sull’applicazione concreta delle misure di sicurezza.


Il caso nasce dal ricorso di una lavoratrice che chiedeva il risarcimento del danno differenziale dopo un infortunio. La Corte d’Appello aveva escluso la responsabilità datoriale, ma la Suprema Corte ha ribaltato la decisione, stabilendo che non basta predisporre regole di prevenzione: occorre anche verificarne il rispetto.

Secondo la Cassazione, il datore deve dimostrare di aver adottato tutte le cautele necessarie e, tramite l’RSPP, controllare che i lavoratori applichino correttamente le misure di sicurezza. Non è sufficiente lasciare ai dipendenti la discrezionalità nella gestione dei rischi: l’azienda deve garantire strumenti idonei, vigilanza effettiva e un’adeguata gestione delle segnalazioni interne.


In sintesi, la sicurezza non si limita a procedure scritte, ma passa da un controllo costante e responsabile da parte del datore di lavoro. La mancata vigilanza comporta responsabilità diretta in caso di incidente.

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